sabato, Maggio 5, 2012 Categoria: Cronache

Piccole storie nere: l’omicidio della bambina mai nata

L’avrebbero chiamata Elena se non fosse morta nel grembo dove stava da otto mesi. Elena è una bambina mai nata, perché la sua vita è finita con quella della mamma massacrata di botte ,una notte che annunciava l’estate del  2007, quella tra il 24 e il 25 maggio. E’ roba da marocchini, quelli  che lavorano nei campi. Sono stati gli albanesi che spacciano tra Perugia e Marsciano. Sono stati i romeni che sfruttano le ragazze dell’est, beccati a far furti a catena tra Compignano e Cerqueto.Difficile che a fare la rapina siano stati dei balordi italiani. Però certo è che anche la criminalità nostrana è sempre più violenta. Rapina , sembra proprio una rapina : lo dicono quelli che hanno subito l’assalto, lo dicono i vicini, pare che lo pensino gli investigatori dell’arma  abbottonati e impegnati in  rilievi e interrogatori. Dunque ad ammazzare Barbara Cicioni, 33 anni, morta poco dopo le ventidue  con  Elena la bambina che sarebbe nata tra un mese, sarebbero stati dei  malviventi scoperti dalla donna.Il marito Roberto Spaccino 38 anni, non c’e’. E’ andato a verificare un guasto nella lavanderia della coppia. Al ritorno scopre il massacro, si dispera, va a cercare aiuto dal padre  dai fratelli . Il giorno non è ancora finito che Roberto Spaccino è in carcere . Gli inquirenti ritengono di avere le prove . E’  stato Roberto Spaccino ad uccidere la moglie Barbara Cicioni durante l’ennesima lite . L’ha uccisa mentre i loro figli, due bambini, dormivano.  L’ha uccisa con una furia bestiale e poi ha sbaraccato la scena del crimine per trasformarla in quella di un furto finito male, buono per marocchini,albanesi o romeni. Un delitto che ha spento una vita considerata- secondo la lettura degli investigatori- poco più di un accessorio che si può prendere,lasciare, tradire.Ci sono testimonianze certe, racconti che traballano, l’autopsia di un cadavere spostato, comportamenti che confermano sospetti , perizie tecniche e risultanze  investigative che s’incastrano e incastrano . Il 16 maggio 2009 Roberto Spaccino è condannato all’ergastolo: fine pena mai.La condanna all’ergastolo diventa definiva l’11 gennaio 2012.Sono innocente-scrive Roberto Spaccino ogni tanto dal carcere. A uccidere Barbara sono stati i rapinatori quando io non c’ero.

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