Archivio della categoria “Senza categoria”

giovedì, Giugno 19, 2025 Categoria: Senza categoria

Umbria : le Procure insieme per ottimizzare le risorse investigative

È stato ufficialmente sottoscritto in data odierna un nuovo protocollo d’intesa tra la Procura Generale, le Procure della Repubblica di Perugia, Terni, Spoleto e la Procura regionale presso la Sezione giurisdizionale della Corte dei conti per l’Umbria.L’accordo, frutto di un intenso lavoro di confronto e cooperazione tra i diversi uffici, mira a rafforzare la collaborazione tra le autorità giudiziarie, garantendo un più efficace coordinamento nelle rispettive attività di indagine e un utilizzo ottimizzato delle risorse investigative. Read more…

martedì, Giugno 3, 2025 Categoria: Senza categoria

Archivio: una molotov contro l’auto di Gaia Servadio

Il 25 settembre 1992 brucia un’auto nel parcheggio mentre all’interno del ristorante un gruppo di amici consuma un pasto di prodotti tipici. La berlina di Gaia Servadio è in fiamme, perché è stata colpita da una Molotov lanciata da uno sconosciuto che probabilmente non era solo. Gaia Servadio, che da Padova dove è nata si è trasferita a Londra nel 1956, è già l’italiana più amata dagli inglesi e la stima per la sua attività giornalistica e di saggista cresce ovunque di successo in successo. Spesso è in Italia e nel piccolo comune di Avigliano ha una base dove trascorre periodi di riposo quando sente il bisogno di ricaricarsi nella quiete della campagna umbra. Come le altre sue abitazioni anche questo casolare ha la porta sempre aperta. A varcarla un piccolo mondo della cultura internazionale che si è ritrovato ad avere un punto di riferimento tra Todi e Orvieto: Beverly Pepper, Ben Gazzara, Enzo Siciliano, Peter Stein, Jane Kramer, Stephen Ward, Carone, Kulakov, Messeguè. “Incontri assolutamente informali e senza sconfinamenti nella mondanità”, alcuni raccontavano allora. Incontri come laboratorio di idee, sintetizzavano altri. La bottiglia incendiaria arrivata dal buio provoca pochi danni, ma tanto rumore. Per la popolarità del bersaglio, per l’ambiente in cui si muove e, soprattutto perché non si trova un movente specifico.” Mio padre era ebreo, cattolica la famiglia di mia madre; io non sono mai stata minacciata per questioni raziali o religiose” spiegò conversando con alcuni suoi colleghi. Aggiunse: “non ho nemici per la mia attività e non so dare un significato a questo gesto. Probabilmente è solo teppismo fine a sé stesso”. Read more…

martedì, Giugno 3, 2025 Categoria: Senza categoria

I proiettili del Mostro di Firenze e i bossoli di Perugia

È a Perugia dal 1974 la prova che il mostro di Firenze ha ucciso più volte utilizzando sempre la stessa Beretta calibro 22, Long Rifle, modello 70. Convinzione non condivisa da tutti gli investigatori e non concordi  tutti i tecnici che se ne sono occupati, ma che ancora tiene comunque banco nonostante il trascorrere del tempo, più di mezzo secolo. La prova è allegata  al fascicolo del  processo a carico di Stefano Mele, condannato dalla Corte d’Appello umbra, dopo un rinvio dalla Cassazione, per aver assassinato  la moglie e l’uomo  di una sua relazione segreta, a Castelletti di Signa  nel 1968 : seminfermità mentale, quattordici anni. Un fatto di sangue che per un lungo periodo è stato ritenuto il primo della serie e , di conseguenza, viatico per la  cosiddetta pista sarda alla quale un  giudice, Mario Rotella, metterà fine il 13 dicembre 1989, quando sono trascorsi quattro anni dall’ultimo duplice omicidio che in tutto sono stati  contati fino a  otto. Read more…

mercoledì, Marzo 19, 2025 Categoria: Senza categoria

TUTTE LE INSIDIE DEL WEB, LE MAFIE ALL’ATTACCO DEI DATI

 

-ACN, DNA e Procure insieme per la cybersicurezza (la nota integrale della Procura generale di Perugia)-

Negli ultimi anni si è registrata una crescita significativa degli attacchi informatici. Secondo il recente rapporto Clusit 2025, nel corso del 2024 gli incidenti cyber sono aumentati a livello mondiale del 27,4%, mentre in Italia l’incremento è stato del 15,2%. Il nostro Paese rimane uno dei bersagli principali, concentrando circa il 10% degli attacchi totali, tuttavia con una distribuzione della gravità più favorevole rispetto alla media mondiale, grazie a una minore incidenza di attacchi ad impatto critico (9% contro il 29% globale) e un maggior numero di episodi con impatto medio. Read more…

sabato, Luglio 27, 2024 Categoria: Senza categoria

I delitti di Alleghe ,il carcere di Perugia, la grazia di Pertini

Nel carcere femminile di Perugia, il 10 gennaio 1981 arriva con un provvedimento di clemenza del presidente della repubblica Sandro Pertini l’ultimo atto dei misteri di Alleghe , cinque omicidi avvenuti tra il 1933 e il 1945, due dei quali furono considerati suicidi, casi irrisolti per un  tempo lunghissimo. Solo negli anni Sessanta, dopo un’inchiesta giornalistica di Sergio Saviane e le indagini  sotto copertura del brigadiere dei carabinieri Ezio Cesca, si  scoprì che c’era un filo rosso che collegava tra loro quelle  morti, che c’erano più mani assassine e un  unico movente : tre persone furono condannate all’ergastolo e una quarta ebbe trenta anni di cui sei condonati per la collaborazione con gli inquirenti. Tra gli ergastolani, Adelina Da Tos che carcerata nel  capoluogo umbro, fu, appunto, graziata dopo aver scontato più di venti anni della pena che le era stata inflitta. L’accusa:  concorso nell’omicidio di una sua cognata. Probabilmente l’anello debole della serie omicidiaria che dalla tranquilla cittadina del comprensorio dolomitico in provincia di Belluno è deflagrata in decine di pubblicazioni e ha conquistato posizioni negli annali dei grandi fatti di cronaca nera. A Perugia la donna racconta poco e parla con sofferenza del passato con le compagne  di detenzione . Read more…

giovedì, Luglio 4, 2024 Categoria: Senza categoria

“La Rai in Umbria” : aneddoti e curiosità dietro le quinte dal 1959

di ALLAN FONTEVECCHIA

110 personaggi, da Biagio Agnes a Sergio Zavoli, da Maurizio Costanzo a  Paolo Valenti, dai giornalisti, tecnici e impiegati  della prima sede inaugurata il 3 ottobre 1959 in via Baglioni, a quelli che nel  complesso di via Masi, sempre a Perugia, dal 1981 hanno potenziato  il  radicamento sul  territorio e, decenni dopo, l’hanno coltivato con la rivoluzione digitale. Sono oltre sessanta anni di  storia del servizio pubblico radiotelevisivo quelli che raccontano, con fatti rilevanti, aneddoti sconosciuti e curiosità inedite , il giornalista Alvaro Fiorucci e il regista Gino Goti nel libro “ La Rai in Umbria”, pubblicato da Morlacchi Editore . Ecco, dunque, Claudio Villa che arriva rombando per corso Vannucci e non si toglie la tuta da motociclista neppure per registrare il suo programma. Ecco, ancora,  i retroscena delle sfide di Todi e Gubbio  a “Campanile sera” condotto anche da Mike Bongiorno ed Enzo Tortora. Read more…

lunedì, Giugno 17, 2024 Categoria: Senza categoria

1959: non sarà la BBC però è stato un successo (la Rai in Umbria)

di Allan Fontevecchia

Quando Jimmy arriva sul Monte Peglia, la Rai e l’Umbria cominciano , per strade parallele, una lenta corsa ventennale verso la modernità . Il servizio pubblico radiotelevisivo ha appena  collegato il sud al nord e già chi pianifica un futuro di decentramento territoriale dell’azienda. Mentre  la Regione, allo stato nascente, fa i conti con la nuova organizzazione dello Stato: la  regionalizzazione è la sua scommessa per il domani . Percorsi  per scenari inediti che finiranno in tempi diversi per condizionarsi a vicenda  L’Umbria, proprio con gli   impianti della Rai ha cominciato a perdere quella marginalità economica e sociale alla quale il dopoguerra l’aveva relegata. Siamo alla fine degli anni ’50 . L’ epopea avventurosa dei ripetitori  sulla montagna di San Venanzo , presidio di un paese ora tecnologicamente unito, è già cominciata . Storia di persone , ma non solo. Jimmy, infatti, è,  anche lui, un protagonista di quegli anni pioneristici, che è rimasto nella memoria degli uomini. Bell’esemplare di pastore tedesco è stato addestrato a far da portalettere al gruppo dei tecnici che presidiano gli impianti e che spesso rimangono  isolati per la  neve: il servizio postale a quattro zampe . Read more…

sabato, Aprile 13, 2024 Categoria: Senza categoria

Quando è lecito dire “non mi rompete i… cabasisi”

Il commissario Salvo Montalbano avrebbe detto “Non mi rompete i cabasisi” e, come nei libri di Andrea Camilleri nessuno si sarebbe offeso. Un  ragioniere perugino che invece  andò giù diretto senza eufemismi  “ Non mi rompete i co…” finì sotto processo, accusato di oltraggio a pubblico ufficiale, perché i destinatari del suo invito erano quattro agenti dell’Ispettorato Antifrodi del ministero dell’Agricoltura che non gradirono. C’è differenza, oggettivamente con l’invito a non rompere, a non scocciare,  alludendo  a quei  tuberi molto diffusi in Sicilia, i cabasisi  appunto, per evitare di citare direttamente certe del corpo umano che può risultare sgradevole. C’è differenza , ma , l’imputato fu assolto lo stesso con una motivazione che, se non fece giurisprudenza, fece da miccia ad un  infiammato scambio di opinioni e di quesiti  tra i linguisti che se ne occuparono: l’espressione è da vocabolario ora che, pur inelegante, è diventata di uso comune ? Read more…

sabato, Dicembre 16, 2023 Categoria: Senza categoria

I furti di rame e gli affari della criminalità

A star dietro a tutti i passaggi di mano di un vaso di rame rubato in un cimitero umbro si potrebbero percorrere  migliaia di chilometri per  raggiungere la destinazione finale che in genere è in uno dei paesi dell’Africa del nord o dell’Europa dell’est dove la materia prima scarseggia e sono floride le operazioni di riciclaggio. Controllate anche finanziariamente dalla criminalità organizzata. Le mafie italiane e straniere, spesso in attività consociata, controllano  l’andamento del mercato ufficiale e si regolano di conseguenza: quando il prezzo sale , mettiamo che superi gli  otto euro al chilo, i furti aumentano perché si allarga contemporaneamente  il margine del profitto delle compravendite illegali che può superare la soglia del cinquanta per cento che  è il ricavato medio dei furti  . Soprattutto se è materiale vergine come quello stoccato nei depositi ferroviari, delle compagnie telefoniche o delle aziende che lo  impiegano per la costruzione delle linee elettriche. Appartengono a questa tipologia  due furti avvenuto a distanza di venti anni l’uno dall’altro. Il primo fu il saccheggio del magazzino  delle ferrovie di Orvieto Scalo. Quattro slavi partiti da Roma portarono via con due furgoni rubati otto bobine di rame ancora imballate, valore un miliardo. Colpo clamoroso, ma andato a vuoto. La banda venne  intercettata dai carabinieri: due arresti e due fuggiaschi. Read more…