La mafia, il terrorismo e l’amore per l’arte
Tra Roberto Da Silva, che è una falsa identità, e Foligno, che è la base della sua attività di copertura, si crea un arco voltaico che brucia storie di terrorismo, di stragi, di servizi segreti e di mafia nella persona di Francesco Messina Denaro, padre di Matteo l’ultimo dei capi corleonesi , un fantasma da trenta anni. Roberto Da Silva è il falso nome di Paolo Bellini, Avanguardia Nazionale, ergastolo in primo grado per la strage di Bologna. Per ritrovare il filo rosso che potrebbe legare tanti fatti , terribili e apparentemente disuguali, bisogno fare un rewind alla fine degli anni ’70 quando il neofascista ha poco più di 20 anni e, preso alloggio a Foligno, dice di essere brasiliano, di chiamarsi appunto Roberto da Silva e di commerciare in antichità varie. Read more…