martedì, Ottobre 15, 2013 Categoria: Cronache

San Giustino:il maledetto copione del possesso

 Le cose sarebbe andate secondo un copione già visto in Umbria almeno altre cinquantacinque volte  negli ultimi trenta anni. La notte scorsa, a San Giustino Umbro, dove Cristian Rigucci, ventotto anni,  ha ucciso a colpi di automatica  l’ex fidanzata  ventiseienne, Alexandra Buffetti, e  poi sparato alla testa. Morto anche lui. Si erano lasciati da due mesi. Lui non la voleva perdere. Non la voleva perdere,ma non ha compiuto gesti che potessero mettere in allarme gli amici e i parenti dei due giovani. Niente scenate,niente stalking, niente  altri segnali da essere letti come premonitori. Gli investigatori riferiscono che il  ragazzo, poco dopo la mezzanotte, ha bussato alla porta della casa dell’ex fidanzata che viveva da sola in un appartamento di via Alfieri a San Giustino Umbro. Lei ha aperto, lui ha sparato tre colpi con la semiautomatica calibro nove.. Uccisa Alexandra Cristian ha appoggiato la canna della pistola sulla sua testa e ha fatto di nuovo fuoco. Morto poco dopo anche lui. Prima aveva spedito degli sm .Gli amici si erano allarmati. Due ore e l’omicidio suicidio è stato scoperto. Trovato anche il movente in una lettera d’addio:<<se non la posso avere la porto via con mese>>. Dunque sono state cinquantantacinque –negli ultimi trenta anni- le donne vittime di uomini con i quali avevano un qualche legame: amici, fidanzati,mariti,ex mariti,parenti.  Un movente su tutti: gelosia è scritto nelle carte processuali. E’ la perdita del controllo e quindi del possesso, ad armare gli uomini che uccidono le donne. Scattano meccanismi- è scritto nella maggior parte delle  perizie psichiatriche- per cui togliendo la vita – l’omicida ritiene di affermare in maniera definitiva il suo  dominio; perso perché la vittima fugge da una situazione di violenze e umiliazioni ; si ribella chiedendo aiuto e denunciando, prova a rifarsi una vita con un altro compagno. Almeno in venti casi l’uomo che ha ucciso  ha tentato  giustificazioni e di questo tipo: l’ho ammazzata per amore, l’ho ammazzata perché non la volevo perdere, l’ho ammazzata perché  sospettavo un tradimento. Etrà media intorno ai quaranta anni. Sono gli stessi moventi che per almeno cinque volte hanno portato l’assassino a usare l’arma del delitto anche contro se stesso ,a compiere-come a San Giustino- omicidi-suicidi nei quale gli esperti vedono rabbia,disperazione,pentimento. Alta la percentuale di precedenti e di segnali premonitori:minacce, stalking,botte, aggressioni. Sono  rari i casi in cui il movente è di altra natura tipo una vendetta o un regolamento di conti. Rilevante  il numero degli omicidi maturati nel mondo del traffico e dello sfruttamento degli essi umani.

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