giovedì, Novembre 24, 2011 Categoria: Cronache

Piccole storie nere:passando per Perugia per sparare al Papa

Alle 17 del 13 maggio 1981 lo studente turco iscritto al corso di italiano dell’Università per stranieri di Perugia è in piazza San Pietro. In una tasca dei pantaloni ha una pistola parabellum, nell’altra un passaporto intestato a Faruk Osgun classe 1953 e il tesserino di palazzo Gallenga. Alle 17 e 20 spara e ferisce gravemente Giovanni Paolo Secondo.
Il turco viene subito bloccato, arrestato, sottoposto a lunghi interrogatori. In realtà si chiama Alì Agca, è del ’58,è ricercato per l’omicidio di un giornalista turco,la polizia lo descrive come soggetto vicino ai lupi grigi  gruppo ultranazionalista di estrema destra. E’ però un killer che potrebbe aver agito su commissione:di formazioni terroristiche, di servizi segreti, di poteri di ogni colore  interessati ad liminare il papa. L’attentatore è un enigma.
I cinque giorni di permanenza a Perugia ,cinque giorni di domande senza risposte. Alì agca arriva l’otto aprile .Prende alloggio nella camera 215 di un albergo di corso Vannucci.Il 9 si iscrive al corso di italiano con il progetto di frequentare economia e commercio. Il 10 segue le lezioni.
Cambia alloggio e ripara in un centro di accoglienza. Poi il 12 aprile scompare.Forse è di nuovo a Perugia,l’otto maggio, 5 giorni prima dell’attentato al Papa.
E’ un dubbio degli inquirenti che non verrà mai sciolto.
Come non verranno mai identificati due studenti africani visti in sua compagnia.
Misteriosi resteranno i rapporti con una ragazza armena segnalata a Perugia e mai rintracciata.
Senza nome anche il turco che è andato a fargli visita nella sua camera d’albergo in Corso Vannucci e al quale potrebbe aver lasciato in custodia la pistola utilizzata poi per l’attentato. Buchi neri di in grande intrigo internazionale

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