Assisi: pace e bene dopo la guerra delle piazze
Una sigla, due sigle insieme, per la pace, dopo una guerra mai dichiarata, mai ostentata,.Cannoneggiamenti con la sordina fra il laico municipio di Assisi e i devoti francescani del Sacro Convento. Una guerra aperta addirittura su più fronti, con interessi diversi, con armi forgiate e temprate nelle carte bollate. Pace e bene con la firma, due firme insieme, su una convenzione . Firma apposta , segnatamente e neanche a farlo apposta in una sala detta della Conciliazione. Una firma ( o meglio,due firme ) che chiude un annoso e angusto contenzioso fatto di accordi mancati e pendenze giudiziali, rimaste li se non a guastare i rapporti, a creare inciampi tra realtà che volenti o nolenti (ma sostanzialmente volenti) sono oggettivamente compenetrate dalla storia che con è di oggi o di ieri ,ma si ascrive nei tempi da contare a secoli. Decenni di controversie – ha raccontato Federica Becchetti per il TGR della Rai dell’Umbria- che hanno riguardato sia la proprietà , l’intestazione catastale delle due piazze (quella superiore e quella inferiore della Basilica di San Francesco) che la gestione e la manutenzione di diverse aree annesse. La convenzione elenca nel dettaglio i rispettivi compiti e ruoli ma in sostanza stabilisce che, anche laddove non si è riusciti a dirimere le controversie, le pendenze giudiziarie verranno ritirate e si passerà ad una coogestione. Nell’atto figura anche una sorta di legittimazione dei nuovi ampi spazi, già in ristrutturazione, che si trovano al di sotto della piazza inferiore. In sostanza stato deciso che potranno essere utilizzati per accoglienza, incontri ed eventi ma non a fini commerciali: tema questo che aveva acceso il dibattito politico negli ultimi mesi. La convenzione è stata firmata dal sindaco di Assisi Claudio Ricci e da padre Giuseppe Piemontese, ex custode del sacro convento, quale delegato dalla Santa Sede. Nell’atto figura anche una sorta di legittimazione dei nuovi ampi spazi, già in ristrutturazione, che si trovano al di sotto della piazza inferiore. In sostanza stato deciso che potranno essere utilizzati per accoglienza, incontri ed eventi ma non a fini commerciali: tema questo che aveva acceso il dibattito politico negli ultimi mesi. La convenzione è stata firmata dal sindaco di Assisi Claudio Ricci e da padre Giuseppe Piemontese, ex custode del sacro convento, quale delegato dalla Santa Sede. “Si pone un punto fermo in un percorso un po’ travagliato -ha affermato padre Giuseppe- non proprio degno della città di San Francesco”. “Alla convenzione stiamo lavorando da tempo – ha sottolineato il sindaco- ma il nome scelto dal nuovo papa ci ha dato un ulteriore segnale”. Soddisfazione è stata espressa dal vescovo monsignor Domenico Sorrentino che ha parlato dell’apertura di nuovi spazi di collaborazione. Insomma pace fatta, e ora si sta lavorando per la basilica di Santa Maria degli Angeli: anche in questo caso la convenzione sembra essere molto vicina. Bene,anzi pace e bene. Le parole dette a chiusura di una stagione di tormenti ci dicono forse con la lora impronta ecumenica, con il loro far forza su un passato che è opassato,che sorta di buriana abbia tirato nei vicoli medievali che uniscono le piazze francescane alla piazza comunale. E force ci dicono che hanno spirato e forse spirano anche altri venti. Venti che vengono e vanno con altre direzione. Chi può dirlo ?