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domenica, Marzo 21, 2010 Categoria: Cronache

In mille per Fotoreporter a Perugia

Sono arrivati in mille, e le previsioni più ottimistiche ne davano non  più di quattrocento, all’anteprima della mostra <<Fotoreporter- Perugia 1979-2010>> promossa dall’assessore alla cultura di Palazzo dei Priori Andrea Cernicchi e curata da Federico Fioravanti, Alvaro Fiorucci e Alberto Mori,aperta al pubblico dal 21 marzo a palazzo della Penna, centro storico del capoluogo umbro. Una prima scommessa vinta. La prossima, la più importante è tutta da giocare con i visitatori che verrano senza inviti e  con l’unica motivazione di rileggere attraverso gli scatti di Giancarlo Belfiore, Pietro, Gian Matteo e Tommaso Crocchioni, Marco Giugliarelli, Urbano, Leonetto e Stefano Medici e Roberto Settonce ( due generazioni di fotoreporter a confronto) la storia di trenta anni della città. Saranno perugini e gente che viene da fuori, turisti: è il racconto giusto quello proposto con la selezione fatta da chi ha scelto le immagini? Offre una reale ricostruzione storica ? Ci sono ridondanze o omissioni? La selezione è una effettiva rappresentazione della realtà o la distorce ? Al dunque ci si arriverà al momento della chiusura fissato, per ora, al 16 maggio.

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giovedì, Marzo 18, 2010 Categoria: Appuntamenti

I giorni raccontati alla mostra fotoreporter

Le indagini per l’attentato a Papa Giovanni Paolo II con Alì Agca che frequenta l’Università per Stranieri di palazzo Gallenga.

Il processo a Renato Curcio e al nucleo storico delle “Brigate Rosse” per le minacce in udienza ai giudici di piazzale Clodio.

L’inchiesta per l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli e il processo che assolve il senatore Giulio Andreotti.

Quindi i fascicoli della “tangentopoli 2” che vede inquisiti magistrati romani corrotti,imprenditori, manager di Stato e politici, fino alle indagini sulla misteriosa morte del medico Francesco Narducci.

Dal sequestro di Augusto De Megni, ai  processi per gli omicidi di Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci commessi dal “Mostro di Foligno”, per quelli della piccola Maria Geusa, di Barbara Cicioni e della studentessa inglese Meredith Kercher.
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martedì, Marzo 16, 2010 Categoria: Cronache

HONKY TONK TOWN

Trascinata sul palcoscenico della recita  mediatica con i costumi della cronaca, lei che è abituata a vestire i panni della storia e della cultura alta, epidermicamente infastidita dalle improvvisazioni e dalle dissonanze, ha ballato sguaiata e senza copione per una lunga stagione,   lei che ha il tempo dei passi lenti e felpati del minuetto, interpretando una insospettabile <<honky tonk woman>>.Una donna da  bettola e da bordello. Una  donna da misurare con gradi del whiskey o del Negroni, da mettere a fuoco tra i fumi della marijuana e le strisce di coca. Una donna che suscita e soddisfa appetiti, principalmente sessuali, va da sè.Se lo avessero saputo allora, Mick Jagger e Keith Richard, chissà, forse  avrebbero cambiato il soggetto di quel successo sfornato alla fine degli anni sessanta del secolo scorso e avrebbero messo insieme parole e note per schitarrare <<honky tonk town>>, la città persa, al posto di <<honky tonk woman>>, la femmina persa. (il testo completo nel catalogo della mostra).