venerdì, Giugno 1, 2012 Categoria: Cronache

Piccole storie nere: Satana ritorna dopo 13 anni.

Satana,il grande celebrante ,la sacerdotessa, gli animali sgozzati,gli accoppiamenti tra incappucciati, stupri di gruppo, neonati trattati come feticci. Riti per avere fortuna nella vita, fluidi  per annullare i nemici, invocazioni del maligno  con messe nere fatte di croci rovesciate , ostie profanate, canti blasfemi. E’ il mondo che riemerge dai traumi che avrebbe subito nel 1990 una bambina  di sei anni portata dal padre  alle adunanze della setta che per comodità logistiche si sarebbero tenute sulle colline di Foligno che pare abbiano ripetute frequentazioni di questo tipo.La bambina è una ragazza di 19 anni quando crede di ricordare tutto questo e a tutto questo attribuisce la sua difficile infanzia, le sue paure, le tanti difficoltà che gli impediscono di condurre una vita normale e senza fantasmi.E’ il 2002 e ci sono  una psicologa che l’aiuta a ricordare, la madre che ha rotto con il marito  che le sta vicino, i carabinieri che raccolgono denunce, la procura della repubblica di P che apre un’inchiesta e dispone accertamenti.E’ la prima indagine su un presunto vissuto recuperato dall’inconscio.I racconti sono precisi, la descrizione dei luoghi esatta, vengono trovate tracce di riti a sfondo esoterico  proprio sulle colline di Foligno.Gli indagati sono otto e sono reali:hanno un nome e cognome, c’è anche il padre della ragazza. Hanno tutti a che fare con il mondo dell’occulto. L’accusa parla di violenza carnale e corruzione di minorenni. Gli imputati negano. Dall’udienza preliminare tre escono subito prosciolti. Cinque vengono rinviati a giudizio. Dunque indizi e ricontri per fare un processo ci sono. Il Tribunale valuta però  che le accuse non stanno in piedi . Associazione a delinquere finalizzata alla violenza sulla ragazza che ha recuperato la memoria  e su altri minori rimasti sconosciuti è un reato che non è stato mai commesso. Gli altri reati sono prescritti, cioè cancellati dal tempo. Contro l’assoluzione con questa formula  c’è l’appello degli imputati:  vogliono uscire completamente puliti da questa storia maledetta.

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