Caso Narducci, ancora un rinvio, come in <<48 small>>
La Suprema Corte di Cassazione avrebbe dovuto scegliere:
fine processuale delle indagini sul presunto depistaggio intorno alla morte di Francesco Narducci avvenuta nel Trasimeno l’otto ottobre 1985 con la conferma della sentenza del gup Paolo Micheli che il 20 aprile 2010 ha prosciolto- in gran parte perché il fatto non sussiste- una ventina di indagati. Oppure al contrario, nuova udienza preliminare per una nuova valutazione della raffica di rinvii a giudizio chiesti dal pubblico ministero Giuliano Mignini. Dopo un trentennio di investigazioni che si sono incrociate con le vicende del mostro Firenze, sarebbe stato un approdo giudiziario, quello previsto per il 22 novembre 2012. Un imminente punto fermo dopo la prima verità processuale , quella dell’archiviazione con il prosciogliemento degli indagati per l’omicidio del medico perugino, firmata dal gip Marina De Robertis il 5 giugno 2009.Invece no. I tempi di questo giallo infinito vengono allungati di nuovo. La corte di cassazione ha rinviato a nuovo ruolo- per questioni organizzative- l’udienza prevista per il 22 novembre assegnando il fascicolo perugino ad un’altra sezione. Insomma il caso Narducci è ora destinato ad un calendario da definire e ad altri giudici che dovranno studiarlo di nuovo.Ci vorranno,mesi, forse anni. E la prescrizione di alcuni reati allora potrebbe essere sul tavolo. Come scrive Alvaro Fiorucci in <<48 small-il dottore di Perugia e il mostro di Firenze>> ,Morlacchi Editore ,questo giallo è un giallo maledetto. Sembra che la fine non possa esssere scritta mai nonostante le tante volontà di farlo . Una fine a più mani.Comunque che ci sia la parola fine come in ogni buon thriller che si rispetti. E se qui la parola fine non si trova proprio perchè le vicende narrata da <<48 Small>> non sono frutto della fantasi di una scrittore di talento, ma perchè sono fatti reali, cose della vita, accidenti della storia. Di tutto questo lunedì 11 novembre alle 17 discuteranno a Perugia in via Baldeschi 2 nella sala dei Legisti, lo scrittore Michele Giuttari e il giornalista Italo Carmignani. Venerdì 16,sempre alle 17, invece nell’ officina teatrale di Piazza Mengoni a Magione che è l’epicentro dei personaggi (non immaginari) e delle storie (realmente raccontate) la parola passa al giornalista Giuseppe Rinaldi autore della trasmissioe di Rai3 <<Chi l’ha visto>>.