Archivio della categoria Maggio, 2019

mercoledì, Maggio 29, 2019 Categoria: Cronache

” Il risolutore” : riempire la cella di parole scritte per diventare un altro.

 Dalla prefazione di ANTONIO SCARFONE

Giambattista Scarfone, classe 1962, calabrese d’origine e milanese d’adozione, è un uomo che quando parla ti guarda dritto negli occhi. Una persona senza dubbio particolare, intelligente, dallo sguardo vivace, dalla battuta sempre pronta e acuta, dalla personalità forte. Una persona con cui puoi parlare per ore, di tutto, senza mai annoiarti, in un confronto sempre costruttivo, divertente e mai banale. Una persona la cui vita potrebbe essere la trama di un libro, o di un film di successo, se non altro per la velocità con cui la stessa sua vita è stata vissuta, un po’ come se di vite ne avesse vissute diverse. Una vita che ha consistito in un continuo esercizio di adattamento agli eventi, cosa che avviene per chiunque, ma soprattutto in una reale consapevolezza della stessa, cosa che avviene per pochi. Un’esperienza di vita la sua che forse, chissà per quale misterioso superiore disegno, prevedeva delle dure e importanti prove cui lui sarebbe stato sottoposto. E questo si vide sin dalla sua nascita quando, al momento del parto, il cordone ombelicale aveva fatto più giri intorno al suo collo tenendolo, ironia della sorte, imprigionato in una morsa che poteva essergli fatale. Giunge così al mondo sotto il segno del Leone questo bambino vispo e pieno di vita, primogenito di tre figli, meritato dono del cielo a due genitori onesti e laboriosi come furono i suoi. Una fanciullezza vissuta nel paese di nascita, Sant’Agata del Bianco, un piccolo borgo di poche centinaia di anime situato in provincia di Reggio Calabria. Read more…

mercoledì, Maggio 29, 2019 Categoria: Cronache

“Il risolutore” : realtà e fantasia di un condannato a trenta anni di carcere.

Giambattista Scarfone è nato a Sant’Agata del Bianco , ha 57 anni e risiede da quasi trenta anni nel carcere di massima sicurezza di Spoleto , da quando cioè lo catturarono a Milano per varie presenze nel mondo del grosso traffico della droga. In cella entrò un bandito, tra qualche tempo da quella stessa cella uscirà un uomo. La letteratura e la musica sono adesso le sue armi. Ha scritto 37 romanzi, quasi tutti noir. Un’analisi spietata del mondo criminale che si guarda allo specchio per restituirci l’immagine cruda e reale del nostro presente. E’ autore anche di poesie, fiabe per bambini, filastrocche, canzoni. Giambattista Scarfone nella scrittura ha trovato un’ancora alla quale si è aggrappato per dare una strambata al passato, per non impazzire di prigionia, per dare un senso ai calendari che si ammucchiano sotto la sua brandina. Il suo presente è quello dell’infaticabile “‘O Scrittore” piegato per ore. quando glielo consentono, sul suo computer dove gira solo Word, a digitare storie nelle quale si intrecciano tante trame sorprendenti. Di fantasia e di realtà. E, magari a sua insaputa, d’insegnamento: una lezione di vita.
“Il risolutore “ è il romanzo pubblicato da Morlacchi Editore ed è stato recentemente presentato al Giò Jazz di Perugia con un’iniziativa di rilevante portata culturale e sociale.
Giambattista Scarfone non ha avuto la possibilità di esserci. Eppure era presente. E stato lì, tra i suoi lettori, con lo scritto che segue. Read more…

sabato, Maggio 25, 2019 Categoria: Senza categoria

Il Divo,il Giornalista e “il Traditore “:Tommaso Buscetta e l’omicidio di Mino Pecorelli

I risultati della collaborazione  di Tommaso Buscetta  sono spesso ( e doverosamente) sintetizzati  nel valore storico dell maxi processo di Palermo : 475 imputati ,35 giorni di camera di consiglio, 346 condanne per oltre 2600 anni di carcere. Il maxiprocesso che, istruito da Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta , il pool  di Antonino Caponnetto, decapitò Cosa Nostra  individuando organizzazione, ritualità , affari, complicità, delitti , mandanti ed esecutori ( 1984)). Dopo Capaci e via D’Amelio (1992), Tommaso Buscetta ( “il Traditore “ nel film  di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino) decide di fare l’ultimo passo disvelando anche i rapporti tra mafia e politica . Ecco l’enorme portata delle dichiarazioni  di un uomo temuto e rispettato che  prima dello sterminio della sua famiglia ad opera degli apripista ai corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano, era  il Boss dei Due Mondi. Per questo passo in più divenne il  bersaglio dimolti .E nell’intreccio i tra mafia e politica  Tommaso Buscetta vede – come raccontano Alvaro Fiorucci e Raffaele Guadagno nel loro ” Il divo e il Giornalista” (Morlacchi editore). la gestazione dell’omicidio di Carmine Pecorelli, detto Mino, un giornalista scomodo per molti settori del potere. Un delitto presto dimenticato come il processo che fece  seguito a quelle dichiarazioni. Read more…

mercoledì, Maggio 15, 2019 Categoria: Cronache

Un uomo nello specchio di un fenomeno criminale: l’anonima sarda.

Lussorio Salaris : Borore , 1945 – Città della Pieve, 1986. La carriera criminale e la morte violenta di questo giovane allevatore di pecore sono il paradigma della diffusione reticolare e della capacità operativa della cosiddetta “anonima sarda” tra la Toscana e l’Umbria nel ventennio terribile dei sequestri di persona. Lussorio Salaris è stato ucciso il 10 ottobre da due suoi compagni di avventura, Pietrino Mongile di Ghilarza e Antonio Soru di Paulilatino che si sono detti innocenti ma sono stati condannati a 29 anni di carcere. Read more…