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Piccole storie nere: Freddi, the first kidnapping in Umbria
Alle 22 del 19 agosto 1979 una famiglia torna a casa, nell’abitazione di campagna tra Valfabbrica e Gualdo Tadino perché la famiglia è di Roma. Sono padre, madre e 3 bambini, hanno trascorso il pomeriggio da alcuni amici. Questo antico palazzotto è il cuore della loro azienda agricola.Ci sono almeno 6 persone che aspettano, sono mascherate, hanno mitra e pistole.Guido Freddi neanche 13 anni, uno dei 3 figli, diventa la vittima numero uno dell’anonima sequestri in Umbria. I rapitori lo rilasciano dopo 28 giorni sull’autostrada del Sole vicino a Orte dopo il pagamento di un riscatto di 600 milioni di lire. Leggi tutto…
Piccole storie nere: processo alle Brigate Rosse
27 novembre.15 febbraio 1982. Sono due giorni della storia recente di Perugia nei quali la città si blocca per un processo. Primo e secondo grado di un processo che ferma tutto perché il dibattimento è difficile, imprevedibile, a rischio per giudici ed avvocati, per la sicurezza pubblica. Anche se i reati contestati non sono reati di sangue. Niente di mediatico in questa perugia sotto assedio. Leggi tutto…
Meredith: gli improbabili sviluppi investigativi
Le indagini sull’omicidio di Meredith Kercher potrebbero avere un seguito certo solo se la Corte d’Assise d’Appello, presieduta da Claudio Pratillo Hellmann, nel motivare l’assoluzione << per non aver commesso il fatto>> di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, aggiungessero alle considerazioni tecnico-giuriche che hanno dato corpo al loro verdetto innocentista indicazioni su possibili e necessari ulteriori percorsi investigativi. Non sarebbe la prima volta. Un precedente illustre riguarda il Mostro di Firenze . E anche un’altra brutta storia perugina. Molto,molto più antica . Leggi tutto…
Meredith:Tocca a loro giudicare
C’è più civile che penale nella biografia del presidente della Corte Claudio Pratillo Hellmann,nato a Padova 69 anni fa. Alla sezione penale comunque è stato applicato più volte,anche per processi rilevanti come quello che dopo otto anni di carcere e tre gradi di giudizio, ha scagionato il marito dall’accusa dell’omicidio di Cinzia Bruno avvenuto a Roma nel 1993. Un giallo complicato, un errore giudiziario al quale Perugia ha posto rimedio. Leggi tutto…
Piccole storie nere:Renato Vallanzasca
Un pezzo del supercarcere di Spoleto,una storia di ospiti illustri- terroristi,mafiosi,grandi criminali- e di massima sicurezza per alcune ore è stato sotto il dominio del signore della malavita del nord e re della comasina. Succede nella notte tra il 29 e il 30 dicembre 1984. Renato Vallanzasca e un camorrista sono armati e chi gli ha passato le pistole li ha forniti anche di una buona scorta di esplosivo. Leggi tutto…
Quattro giornaliste danno la sveglia all’Umbria
Il 26 settembre 2011 sulla Terza Rete Rai ritorna <<Buongiorno Regione>> la trasmissione in onda dal lunedì al venerdì dalle 7,30 alle 8 a cura del Tgr dell’Umbria. E a dare la sveglia agli umbri saranno Federica Becchetti, Erika Baglivo, Serena Scorzoni e Vicky Sorci. Quattro conduttrici che si alterneranno nello studio di via Masi di settimana in settimana e che avrabnno il compito di far conoscere il lavoro dei colleghi della redazione impegnati tanto dietro le quinte che davanti alle telecamere anche loro. Leggi tutto…
Il ritorno dell’abigeato e dei ladri d’agricoltura
Scomparso dai tribunali per un trentennio,ora l’abigeato-il furto di bestiame-torna a scalare posizioni nella classifica dei reati moderatamente ricorrenti. Presto – stando a certi preoccupanti indicatori tenuti sotto osservazione da Confagricoltura- il moderatamente appare destinato a scomparire e questa antica forma di razzia a conquistare piazze più nobili nella hitparade delle performance banditesche. Dunque stalle e allevamenti di ogni dimensione- dagli impianti zootecnico ai grandi pascoli dello stato brado- sono tornati ad essere bersagli del malaffare (ma non di semplici ladri di polli). Leggi tutto…
l’odore del riclaggio è un profumo che piace
C’è un filmato che documenta i rapporti tra i casalesi di Villa Literno e i loro uomini di fiducia spediti in Umbria a fare affari con una forte disponibilità di contante, un pacchetto di società anche estere,un’ eloquente ( sulla consistenza patrimomiale) raccolta di conti correnti . Una forza d’urto capace di spianare come burro molti ostacoli e di aprire le strade che comunque, almeno formalmente, devono essere aperte, metti per un bollo o per una autorizzazione. Leggi tutto…
Lo strozzino apre la porta alle mafie
La crisi resta li a mordere come un cane rabbioso. Il resto lo fanno gesti che una volta erano quello che dovrebbero essere ancora:solo gesti della gestione di un quotidiano normale. Burocraticamente fastidiosi, finanziariamente sopportabili senza collassi, ripetitivi. Mai un fatto traumatico,come adesso. Sono le scadenze fiscali a mettere i commercianti e gli artigiani nella mani dei cravattai. Sono una malattia,anche breve, un infortunio anche da niente a spedire agli indirizzi strozzini lavoratori dipendenti precari e disoccupati.Il rischio usura di una regione non si valuta più con le denunce, perché le denunce vengono fermate dalla paura,dalle minacce, dall’omertà. E’sempre successo, però adesso succede di più. E infatti in Umbria in un anno ci sono state appena tre denunce per strozzinaggio e sessantasei per estorsione,mentre il rischio generale in un anno è cresciuto almeno di quattro punti e vedremo più avanti in base a quali parametri. E’ un dato di fatto sociologico,quanto giudiziario. Leggi tutto…