Archivio della categoria “Cronache”

martedì, Giugno 3, 2025 Categoria: Cronache

La vendetta del kanun e l’omicidio giustificato

Il Kanun è un’antica legge non scritta  che  giustifica  anche  l’ omicidio quando è vendetta per un congiunto morto ammazzato. Ed è proprio per un delitto avvenuto a Gualdo Tadino che riferimenti a questo sanguinario codice d’onore albanese sono diventati parte sostanziale di un provvedimento giudiziario. Infatti, ad un giovane immigrato dall’Albania  coinvolto nell’ omicidio di un suo connazionale , scontati 14 anni di carcere, è stata accordata una protezione internazionale che  lo mette al riparo dal Kanun. Non era mai successo prima. Non quando vennero falciate dal piombo  di loro connazionali sette persone, tutte intorno ai trenta anni,  coinvolte nelle faide tra gruppi di Tirana in guerra per avere il controllo del traffico della droga, degli esseri umani e della prostituzione a Perugia. Regolamento di conti in poco più di due anni sul finire del secolo scorso. Il ventisettenne Alfred Gega, detto Fredi, considerato il capo della comunità di immigrati , viene accollato a morte davanti al bar della stazione di Gualdo Tadino il giorno di Natale del 2002. Era con un amico. Li circondano in sette, bastoni e lame.  Fredi rimane sull’asfalto. Clarim Dedushi, caricato  sull’ambulanza,  è grave, ma si salva. Gli aggressori sono identificati dai carabinieri. Sono muratori come le loro vittime. Avrebbero agito per il pugno con il quale qualche ora prima Freddi aveva colpito uno di loro. L’esecutore materiale , che è latitante, è individuato in Elvis Ndoja , In primo grado gli danno  22 anni di carcere. La pena definitiva per uno dei più giovani è di 14 anni. Saldato il conto, ha un problema. Teme che per il codice del Kanun qualcuno si incarichi di fargli pagare con la vita la morte di Alfred Gega, anche se le carte processuali  non  gli danno la responsabilità diretta dell’omicidio . Chiede  per questo all’autorità italiane che  sia ammesso alla protezione sussidiaria che è una particolare forma di asilo politico prevista dalla Costituzione.  La legge prevede che siano le commissioni territoriali ad istruire le partiche relative e a dare il parere definitivo. La sua  richiesta è bocciata. Presenta ricorso alla Corte d’Appello che gli dà ragione perché, “ il reclamante ha sufficientemente documentato l’attuale pratica della vendetta di sangue secondo il codice consuetudinario detto Kanun particolarmente diffusa nelle zone del nord dell’Albania”. La sentenza spiega che il codice della vendetta attribuisce ai famigliari della  vittima di un omicidio due possibilità di risposta : l’eliminazione dell’ assassino; tenerlo prigioniero in casa  e cancellarlo socialmente. E annota: “ nell’ordinamento albanese non ci sono norme speciali per contrastare il diffuso ricorso alla vendetta di sangue e la polizia non riescono, a tutelare i cittadini dalle uccisione perpetrate in nome del Kanun”.L’Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa ha raccolto questa dichiarazione di Paolo Cogni, docente dell’Università di Macerata e difensore dell’albanese : i contenuti di questa sentenza hanno una rilevanza internazionale perché riconoscono come forme di diritto consuetudinario  che violano i diritti fondamentali dell’uomo possono essere un valido fondamento per la richiesta di protezione”.

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mercoledì, Aprile 16, 2025 Categoria: Cronache

Processo penale telematico : in Umbria troppe criticità.

Sergio Sottani- Procuratore Generale-Il processo penale telematico in Italia continua a essere un progetto ambizioso che, pur nella sua necessità di modernizzazione, si scontra con realtà tecniche e operative tutt’altro che perfette. La piattaforma “App”, sviluppata dal Ministero della Giustizia, era destinata a rivoluzionare la gestione degli atti processuali e l’iscrizione delle notizie di reato da parte della magistratura. Tuttavia, sin dal suo debutto, ha sollevato non poche difficoltà. Criticità più volte evidenziate anche dagli Uffici giudiziari requirenti del Distretto umbro e ribadite ieri mattina nel corso di una riunione su piattaforma teams organizzata dal Procuratore Generale di Perugia e alla quale hanno preso parte tutti i Procuratori umbri e i magistrati dei rispettivi Uffici. A partire dal 1° aprile scorso, infatti, tutto doveva essere a regime. Read more…

lunedì, Marzo 17, 2025 Categoria: Cronache

Perugia, Andrea Prospero : istigato al suicidio, aiutato a morire

UN ARRESTO E UN INDAGATO. La nota integrale della Procura della Repubblica di Perugia: le indagini della Polizia Postale e della Squadra Mobile coordinate dal procuratore Raffaele Cantone e dall’aggiunto Giuseppe Petrazzini. Un arresto, un indagato. Possibili sviluppi.

Questa mattina, personale della Polizia di Stato di Perugia ha dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P del Tribunale di Perugia nei confronti di un l8enne, cittadino italiano residente a Roma, ritenuto responsabile del reato di istigazione o aiuto al suicidio ai danni dello studente universitario, trovato privo di vita lo scorso 29 gennaio – presso un appartamento in via del Prospetto a Perugia. La scomparsa del 19enne era stata denunciata il 24 gennaio dalla sorella, anche lei iscritta al1’Università di Perugia.
Il giovane, studente fuori sede al primo anno di Informatica, aveva fatto perdere traccia di sé a breve distanza temporale dalla sua uscita da un ostello dove alloggiava, avvenuta intorno alle ore 10 e mezza della mattina del medesimo giorno. Read more…

giovedì, Aprile 25, 2024 Categoria: Cronache

La Rai in Umbria dal 1959: fatti, personaggi, curiosità

” La Rai in Umbria” , il libro di Alvaro Fiorucci e Gino Goti, pubblicato da Morlacchi Editore, nelle librerie a maggio 2024 ,   è un piccolo capitolo di una  grande storia di donne e di uomini, di un’azienda , di una regione, di un paese. È un mattoncino della Lego che se lo togli, tutto rovina nell’incompletezza. Così il  racconto comincia  con  le figure di un    ministro, ex partigiano dei Gap . Giuseppe Spataro che inaugura la sede della Rai, in via Baglioni, a braccetto con il direttore,  un nobile siciliano, il  conte Leopoldo Notarbartolo di Sciara . L’anno è il 1959. Read more…

sabato, Aprile 13, 2024 Categoria: Cronache

archivio: il vescovo che chiuse le chiese per fermare i ladri

Lucio Decio Grandoni non sa più  a che santo appellarsi per mettere un freno ai ladri che imperversano per le chiese della sua diocesi, quella Todi. Dopo aver bussato a più porte , insoddisfatto delle consultazioni, chiude tutti insieme venti  luoghi di culto considerati a rischio, una sorta di allerta gialla.  Sbarra porte e finestre per salvare il salvabile. Decisione drastiche così pare non ce ne siano state prima. Da   un paio di mesi dell’estate di quest’anno i telefoni della sacrestia e della canonica squillano per  notizie  preoccupanti. Chiamano i parroci e dicono che, sì è toccato anche a loro: sono arrivati di notte, hanno sfondato quando una porta, quando una finestra,  per portar via ora una scultura, ora dei candelabri, una tela di buona fattura , un pezzo di affresco e se, sono antichi per davvero, anche panche e pezzi di confessionale. Read more…

sabato, Gennaio 27, 2024 Categoria: Cronache

Archivio: Il mistero di Ponte Allende volato via con un Piaggio Free

La ragazza con  il Piaggio Free è  diretta   al Ponte Allende. Scrive un sms al convivente che si allarma per il contenuto e chiama la polizia. La polizia la raggiunge sul telefonino  e lei pronuncia parole che tranquillizzano tutti: Faccio un giro in città, non ci penso neppure a buttarmi nel Nera, torno presto a casa. Invece non torna più. Da quel momento, il pomeriggio del 9 agosto 2003, scompare. Per sempre. Forse si è suicidata e la corrente del fiume ha portato il cadavere chissà dove. Possibile, ma da provare. Un allontanamento volontario per dare una sterzata alla propria esistenza ? Possibile, ma senza un indizio premonitore.  E, allora ? Allora mistero  per una scomparsa che, come tante altre sparizioni nel nulla , è ancora in cerca di una ragione certa. Read more…

sabato, Gennaio 27, 2024 Categoria: Cronache

Il pg Sergio Sottani: ecco la parte criminale dell’Umbria

( ANSA)- Perugia-27/01/2024-“In Umbria deve inquietare una criminalità economica diffusa che, come tale, pur non essendo diretta espressione di associazioni ne costituisce terreno fertile sia per l’infiltrazione che per un omertoso dialogo delinquenziale”: lo ha sottolineato il procuratore generale di Perugia, Sergio Sottani, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario.
Il magistrato ha ricordato “l’accordo collaborativo tra la Corte d’appello e la procura generale” e ha ricordato come “con gli uffici requirenti si sono adottate buone prassi organizzative e si sono tenuti incontri di autoformazione in tema di violenza di genere, linguaggio giudiziario, intelligenza artificiale, esecuzione penale, procura europea, riforma del processo civile e crisi di impresa”. Read more…

martedì, Gennaio 2, 2024 Categoria: Cronache

A 10 anni dalla prima uscita “IL SANGUE DELLE DONNE – cronache dal Codice Rosso” è nelle librerie con un’edizione aggiornata e con analisi qualificate del fenomeno dei femminicidi.

di ALLAN FONTEVECCHIA

A dieci anni dalla prima uscita  è nelle librerie e negli store online una nuova edizione de “Il sangue delle donne- cronache dal Codice Rosso” di Alvaro Fiorucci pubblicato da Morlacchi Editore. Oltre alle cronache aggiornate   dei casi di femminicidio avvenuti in Umbria ( oltre 50 ) il volume è arricchito dalle analisi che del fenomeno fanno il procuratore generale della repubblica Sergio Sottani, la sociologa Silvia Fornari e il responsabile dello sportello perugino degli uomini maltrattanti Federico De Salvo . Contributi che  approfondendo i casi consentono al lettore una compiuta comprensione delle dinamiche culturali, sociali e politiche a compiendo del  necessario racconto cronachistico cronaca da cui tutto inizia.Di seguito uno stralcio dell’intervento  del magistrato Sergio Sottani. << La repressione penale da sola non basta ad arginare il fenomeno criminale. Così come la prevenzione non può limitarsi alla pur doverosa attività delle forze di polizia, che si manifesta, ad esempio, con l’utile strumento dell’ammonimento del Questore. Altrettanto opportuna l’estensione anche ai soggetti violenti  di misure di prevenzione, quali la sorveglianza speciale e l’obbligo di soggiorno. La prevenzione deve essere anche e, direi, soprattutto di ordine culturale. Un mutamento di modelli di riferimento, di codici di comportamento, di grammatica del vivere e di sintassi comunicativa. Un cambiamento che deve coinvolgere il ruolo educativo della scuola ma che non può prescindere da un ribaltamento del paradigma funzionale dei ruoli all’interno della famiglia, sia essa tradizionale o liquida. Nell’esame percentuale dei più gravi delitti contro la persona, troppo spesso i legami di sangue diventano il teatro per la commissione di crimini di sangue. […] Read more…

giovedì, Agosto 3, 2023 Categoria: Cronache

Crosetto e gli altri: indagini a Perugia sulla raccolta abusiva di informazioni riservate. Dossieraggio e ricatti?

( testo integrale del comunicato stampa della Procura della repubblica di Perugia)-Questa mattina alcuni quotidiani nazionali hanno dato notizia di un’indagine in corso da parte di questo Ufficio relativa a presunte informazioni riservate che sarebbero state acquisite da banche dati pubbliche in danno di un Ministro della Repubblica ed è necessario, ricorrendo le “ragioni di interesse pubblico” di cui al comma 2 bis dell’art. 5 del d.lgs n. 106 del 2006 come modificato dal d.lgs n. 188 del 2001, intervenire, in modo trasparente con un comunicato, per alcune precisazioni e puntualizzazioni, pur nel doveroso rispetto del principio di segretezza delle indagini preliminari.

Effettivamente questo ufficio è titolare di un’indagine originata da una denuncia presentata nell’ottobre 2022 a Roma dal Ministro della difesa on. Guido Crosetto a seguito della pubblicazione su alcuni giornali di notizie riservate relative alla sua precedente attività professionale. Le indagini svolte in un primo momento dalla Procura di Roma avevano portato ad individuare quale autore di alcuni accessi a banche dati pubbliche da ritenersi presumibilmente non leciti un appartenente alla Guardia di Finanza, in forza al Nucleo di polizia valutaria di Roma ma distaccato ad operare presso un gruppo di lavoro che si occupava dello sviluppo di “Segnalazioni di operazioni sospette” (SOS) presso la Procura Nazionale antimafia. Read more…