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25 Febbraio, giovedì, 2021 Categoria: Cronache

Nove elettroshock per la testimone inattendibile

Gli elettroshock  sono in grado di  resettare  le memorie anche  di soggetti magari in difficoltà  ma sostanzialmente sani di mente. Nove elettroshock invece spingono inevitabilmente  i ricordi  di un testimone psicologicamente fragile che li subisce nel territorio dell’incertezza e dell’oblio. Così i suoi ricordi sono improponibili  in un processo. E’ l’esperienza di una donna diventata adulta a Perugia che la Corte d’Assise di Bologna cita  nella sentenza che ha condannato all’ergastolo l’ex terrorista nero Gilberto Cavallini per la strage alla stazione del 2 agosto 1980. Alessandra De Bellis , figlia di un ufficiale della polizia stradale,   aveva  saputo  per tempo   che la Casa del Popolo di Moiano (24 aprile 1974)  l’avrebbero fatta saltare in aria con il tritolo e che una bomba  sul treno Italicus ( 4 agosto 1974 ) avrebbe fatto uno strage. Leggi tutto…

18 Febbraio, giovedì, 2021 Categoria: Cronache

Storie di latitanze eccellenti finite nel posto sbagliato

Gente che ha ucciso, trafficanti di droga e di esseri umani, rapinatori, sospetti terroristi , sequestratori incalliti,  mafiosi di varia genia . Gente in fuga  dalla legge che la legge ha braccato in Umbria. Latitanti presi a decine nel corso degli anni nel posto che hanno ritenuto, sbagliando almeno qualche volta,  pratico e  sicuro. E l’ archetipo della latitanza finita dove uomini braccati  dalle polizie di mezzo mondo ,pensavano non potesse finire mai  . Circostanza prismatica, tante facce e altrettanti significati che vanno oltre il fatto  contingente: legami, appoggi, complicità, infiltrazioni, affari. Leggi tutto…

17 Febbraio, mercoledì, 2021 Categoria: Cronache

1980,Paul Durand in Umbria: la rettifica di Alessandro Giovi

Fioruccinews ha pubblicato il 14 settembre 2020 uno scritto che tra l’altro citava una visita in Italia dell’agente francese Paul Durand legato ad ambienti della destra estrema. A tal proposito da Alessandro Giovi si riceve: “faccio seguito al suo articolo uscito sul suo sito il 14 settembre u.s. e intitolato: “2 agosto 1980: l’Umbria, quattro nomi e l’ultimo caffè alla stazione di Bologna” , nel quale lei rievoca il criminale attentato alla stazione di Bologna del 1980.​Giacché nel siffatto articolo lei cita il mio nome e quello dello scomparso Dr. Ugo Cesarini sulla base di illazioni, sono quindi a chiederle la pubblicazione della rettifica qui allegata, ai sensi della Legge sulla stampa n. 47/1948 e successive integrazioni. Distinti saluti”.​ Di seguito il contenuto integrale della rettifica. Leggi tutto…

26 Gennaio, martedì, 2021 Categoria: Cronache

Pissignano Alto: 40 anni di inchieste, assoluzioni e benessere a chilometri zero

La procura della repubblica di Roma decide di assediare  castello di Pissignano Alto  il 27 maggio 1981. I  carabinieri si  inerpicano  di buonora su per una delle colline più belle del panorama intorno a Campello sul Clitunno. Non  devono  prendere possesso del borgo che nel 1155 ospitò Federico Barbarossa. Devono molto più prosaicamente eseguire cinque  ordinanze di custodia cautelare in carcere per reati che fanno tremare i polsi. Antonio Meneghetti  che ha lì il suo quartier generale dal  1976  e lo sta ristrutturando e  ripopolando dopo averlo ribattezzato Lizori, è accusato insieme con la moglie e tre assistenti di associazione a delinquere, usurpazione di titoli, truffa e altro ancora. E’ la deflagrazione di uno scandalo: Antonio Meneghetti nel suo ambiente è considerato il padre  di una nuova disciplina  detta ontopsicologia che ha a che fare con la mente e con il benessere interiore. Leggi tutto…

13 Gennaio, mercoledì, 2021 Categoria: Cronache

Una faida esportata: il piombo della ‘ndrangheta in un parcheggio di periferia

I primi spari della faida tra due famiglie della ‘ndrangheta  si erano sentiti a Strongoli. Pistole e kalashnikov avevano fatto fuoco in tutta la provincia di Catanzaro  per stabilire chi fosse il padrone del  mercato della droga e degli  altri affari sporchi che danno soldi e potere. Poi il crepitìo delle armi  si sentì  anche  più a nord. Fino a Perugia, dove il 26 aprile 1991 i proiettili 7,65 di un intero caricatore fecero l’ennesima vittima. Aveva 23 anni , si chiamava Luigi Castiglione  e tre anni prima  era arrivato dalla Calabria per fare il muratore a Magione. E’ un anonimo che poco prima delle 21  chiama il ”113” , camuffata la voce, sintetica la prosa : “tra Elce e San Marco ci sono un’ auto e un morto ammazzato”. Un quarto d’ora e una pattuglia individua il posto: è  il  parcheggio di un albergo  noto più che altro per il ristorante. Leggi tutto…

16 Dicembre, mercoledì, 2020 Categoria: Cronache

L’Efebo, Messina Denaro e il Patto di Foligno

Gli uomini di Francesco Messina Denaro, padre di Matteo l’attuale imprendibile capo della mafia trapanese,  si accordarono con gli emissari di un facoltoso ricettatore  dopo aver trattato sul prezzo per un paio di mesi. Lo scambio, 30 milioni di lire per l’Efebo di Selinunte , un bronzo di 85 centimetri ,  quinto secolo avanti Cristo, trafugato il 30 ottobre 1962 dal museo di Castelvetrano,  concordato  a Foligno, nella bottega dell’antiquario Giuseppe Fongoli, sei anni dopo il furto. Tutto  andò a buon fine, nonostante cinque pericolosi colpi di pistola  e duri  momenti di lotta libera. Ad aspettare gli inviati di Cosa Nostra del resto non c’erano degli innocui acquirenti d’arte. C’era un nucleo di poliziotti di alto rango. Li guidava un agente segreto , Rodolfo Siviero, investigatore e intellettuale, esperto di antichità . Leggi tutto…

29 Novembre, domenica, 2020 Categoria: Cronache

Quando i maghi servono alle indagini:007 con licenza di strologare

Sarà  per via di certi sedimenti culturali o per la consistenza numerica, più  di 200  con almeno 15.000 clienti, che maghi, veggenti e sensitivi in Umbria hanno avuto un  qualche ruolo nei fatti di cronaca più misteriosi e complessi del passato. E , sempre a modo loro, continuano ad avercelo anche oggi: 007 con licenza di strologare . In genere quando entrano in scena gli inquirenti prendono nota e li lasciano fare, ma non sono una rarità i casi in cui il paranormale indossa i panni di un apporto tecnico, magari fuori dall’ufficialità. Leggi tutto…

29 Novembre, domenica, 2020 Categoria: Cronache

Le mille facce dell’usura e le chiavi delle mafie

La  grande eruzione del  fenomeno geneticamente carsico avviene nei primi anni ’90 e la lava trascina in superfice personaggi e storie  incomparabili gli uni le altre: il potente massone, lo studente minorenne, le società fantasma, la commessa violentata , l’amico che, cash, arriva prima della banca e ti rovina. Tanti fascicoli giudiziari, troppi fascicoli da far scattare ogni allarme: finanziario, criminale, sociale. Mondi diversi sui quali però è impressa, seppure con  ineguali intensità e significato , la stessa cifra: 644. Che è il numero dell’articolo del codice penale che tratta del reato di usura. Sono anni terribili, gli esperti dicono che almeno 140.000 italiani negli ultimi cinque si sono consegnati  nelle mani degli strozzini .Gli usurai fatturano intorno ai 20.000 miliardi.   Leggi tutto…

11 Novembre, mercoledì, 2020 Categoria: Cronache

Il Mostro di Firenze dopo il caso dell’ex legionario

di Allan Fontevecchia –L’attesa per il completamento  degli esami su una Beretta calibro 22 “ rinvenuta di recente” conferma che altre inchieste sono e restano aperte . Un appunto del Sisde prova invece che non è mai cessato l’interesse dei servizi segreti, mentre è da escludere  che la catena di sangue sia attribuibile a un  disegno di distrazione di massa architettato dalla destra eversiva e  dagli apparati  deviati. Un proiettile intatto utile per le analisi tecniche era rimasto conficcato ( e non repertato) in   un cuscino della tenda delle vittime francesi , le ultime. Una sola  calibro 22 ha sparato dal 1968 al 1985, convalidando precedenti analoghe determinazioni. Molti i dubbi lasciati aperti dalle sentenze definitive fin qui pronunciate. Questi ed altri significativi passaggi sono contenuti nelle motivazioni dell’archiviazione del procedimento nei confronti dell’ex legionario Giampiero Vigilanti (90 anni) e del medico in pensione Francesco Caccamo (89 anni) indagati per gli otto duplici omicidi del Mostro di Firenze. Leggi tutto…