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Un fenomeno tradotto in cifre,”Il sangue delle donne”e correlati
Ci sono molti modi per valutare il fenomeno della violenza di genere e in particolare quello della violenza spinta oltre la vita, ossia gli omicidi delle donne da parte dei loro partner,compagni, fidanzati,mariti, ex di ogni declinazione. Il metodo meno fallace appare quello che sceglie la cronaca come ancoraggio di ogni ragionamento. Partire dai fatti dunque. Perché partire dai numeri non è per forza culturalmente non corretto. Leggi tutto…
La coperta dell’insicurezza nasconde il grande crimine
C’è una coperta di reati che generalmente vengono considerati minori- rispetto a quelli commessi dalle varie mafie della criminalità organizzata- che spesso e in molte situazioni nasconde tanto consapevolmente quanto talvolta a sua insaputa l’indicibile di altri fenomeni delinquenziali più e meglio strutturati. Una schermatura che può avere una vita propria. Oppure una vita indotta per un mascheramento di comodo e comunque utile. Fenomeni più gravi che, dunque, se trovano paraventi dietro i quali nascondersi o schermature statistiche o meglio ancora fenomeni sociali che assumono il carattere oscurante del fumogeno meglio si alimentano e meglio si sviluppano. Il senso di insicurezza della gente a causa della criminalità infatti si consolida più per furti nelle abitazioni, scippi, aggressioni per strada , rapine non necessariamente a mano armata che, per esempio, per operazioni di riciclaggio di denaro sporco,per l’insediamento di comparti mafiosi nell’economia apparentemente pulita, per il traffico e per lo sfruttamento degli esseri umani. Da questo punto di vista il furto ha un ruolo significante molto più incisivo , per dirne un’altra, del crimine finanziario associato ai cosiddetti coletti bianchi. Leggi tutto…
2014: è ancora troppo “Il sangue delle donne”
Il 2014 si sta chiudendo con il segno peggiore sui grafici dell’andamento degli omicidi di genere. Il computo delle donne ammazzate ( femminicidi o delitti di altra natura) si sta avviando verso il superamento del numero 177 totalizzato in chiusura del bilancio del 2013. Il numero complessivo degli omicidi tende dunque ancora a diminuire, quello degli omicidi di genere no.Le ragioni, il movente, l’esecuzione, gli strumenti utilizzati, sono ancora quelli descritti in “ Il sangue delle donne”, trenta anni di femminicidi in Umbria, pubblicato dall’editore Morlacchi di Perugia. La perdita del possesso, del controllo sulla donna ( moglie,amante, prostituta sfruttata,) è il movente principale. Movente rafforzato forse anche dalle debolezze che nell’individuo provoca la crisi economica. La paura di affrontare le conseguenze è la principale spinta al suicidio (frequente) dell’assassino. Un’altra conferma a quanto raccontato ne “ Il sangue delle donne” negli strumenti utilizzati : sempre meno fucili da caccia (segno anche delle trasformazioni sociali) , stazionare le pistole, una forte crescita del coltello (utensile da cucina) quale ricorrente arma del delitto. Quello che segue è il triste ragguaglio cronachistico di quanto si è detto sopra. Leggi tutto…
” Il sangue delle donne” e i cold case dell’Umbria
di Allan Fontevecchia
Dopo cinque anni si riparte da zero. Gli inquirenti devono trovare chi ha ucciso Nilda Beatriz Rodriguez, 46 anni,argentina, prostituta , tre figli,ammazzata nella notte tra l’8 e il 9 agosto 2009, a Perugia. Il cadavere scoperto per caso da un passante lungo una strada di Pian di Massiano, tra lo stadio Renato Curi e la grande rimessa dei trasporti pubblici di Perugia. La Corte d’Assise, ha infatti assolto con formula piena- per non aver commesso il fatto- l’unico indagato, Desposorio Mendocilla Guadalupe Dolores, 43 anni , peruviano, rinviato a giudizio l’otto gennaio 2013.Per la procura della repubblica , il peruviano, che aveva ammesso di frequentare la vittima, era stato l’ultimo ad aver visto viva la donna. L’ultimo cliente come è raccontato in “Il sangue delle donne- storie di femminicidi in Umbria “ edito da Morlacchi. Leggi tutto…
Il mostro di Foligno e l’abolizione dei manicomi giudiziari
Il fine pena di Luigi Chiatti potrebbe mettere in conflitto la sentenza definitiva con la legge 81 del 2014 (Severino) che abolisce i sei ospedali psichiatrici giudiziari italiani che ospitano 1000 persone definite pericolose.La condanna per gli omicidi di Simone Allegretti (4 ottobre 1992) e Lorenzo Paolucci ( 7 agosto 1993) prevede trenta anni di carcere più tre anni di permanenza in una struttura di custodia e cura, qualora sia valutata la persistenza della pericolosità sociale dell’omicida, il geometra ventenne che nei messaggi di sfida-richiesta di aiuto agli inquirenti si è definito il Mostro di Foligno. Leggi tutto…
Ponte Valleceppi: tracce antiche sulla scena del crimine
Sulla scena del crimine di Ponte Valecceppi ( un trentenne ha ferito gravemente a colpi di pistola la ex convivente, il loro bambino di due anni e un’amica della donna e poi si è sparato alla testa ed è in fin di vita), non ci sono a quanto pare soltanto il sangue, i bossoli e le altre tracce buone per il fascicolo delle indagini. Ad un primo, sommario esame sembrano evidenti anche tracce antiche delle le regioni che fanno del possesso il movente di parte dei delitti violenti nei quali a soccombere sono le donne. Leggi tutto…
” Il sangue delle donne”:annunciazione e premeditazione
Gli ultimi quattro casi che hanno toccato l’Umbria hanno in comune il fatto che – per quello che i cronisti hanno potuto raccontare- sembrano tutti annunciati e premeditati. Niente di particolare quindi: nella gran parte degli omicidi di donne ascrivibili alla categoria dei femminicidi si può trovare la presenza di questi elementi..Si possono trovare nell’omicidio delll’8 marzo (festa della donna) quando Ofelia Bontoiu, 28 anni, viene sgozzata,( come riportato, insieme con altri sessanta casi ne “Il Sangue delle donne “ edito da Morlacchi di Perugia ) a Gualdo Tadino dall’ex fidanzato che ha usato, successivamente anche contro se stesso, un tagliente attrezzo da lavoro, in quello di Giuseppina Corvi, 43 anni, di Terni soppressa a martellate e a coltellate dal marito , in quello di Ilaria Abbate 24 anni alla quale l’ex compagno ha piantato , a Pontevalleceppi di Perugia,.un colpo di pistola in testa provocandole prima un’agonia di 38 giorni e poi la morte. Nell’ultimo delitto , avvenuto in un campeggio a Fermo nelle Marche, che ha visto il muratore folignate Roberto Paglia sparare ripetutamente contro la moglie riducendola in fin di vita. Leggi tutto…
Le lettere di Luigi Chiatti come i messaggi del Mostro
“ Gli tenevo la mano sulla gola , mi vergognavo del suo sguardo e non sapevo come ucciderlo. Aveva visto la casa, aveva visto anche me , non l’avevo incappucciato, quindi poteva parlare e dire qualcosa. Dopo queste considerazioni ho provato a togliergli il dolore e ho stretto prima una mano sulla gola , stavolta per ucciderlo poi tutte e due”.
E’ così che Luigi Chiatti racconta al sostituto procuratore Michele Renzo, dopo aver ammazzato anche Lorenzo Paolucci, 10 anni, come divenne assassino per la prima volta martirizzando Simone Allegretti che di anni ne aveva quattro. Leggi tutto…
Tutti assolti anche dal rinvio della Cassazione: il caso Narducci non c’è mai stato?
L’assoluzione da tutte le accuse di Alfredo Brizioli , amico d’infanzia e, per un lungo periodo, avvocato di fiducia della famiglia ,ed il proscioglimento per prescrizione dei reati di altri cinque imputati hanno chiuso- a quindici anni dalla riapertura delle indagini e a trenta dei fatti- le ultime pendenze del cosiddetto “caso Narducci”, la morte del medico perugino Francesco Narducci avvenuta nel Trasimeno nel 1985 e ritenuta dalla Procura della Repubblica di Perugia collegata ai delitti del mostro di Firenze.
Alfredo Brizioli- che ha rinunciato ai benefici della prescrizione- doveva rispondere di una serie di reati – dalla calunnia nei confronti di alcuni giornalisti ,alle pressioni su alcuni testimoni e consulenti , alla rivelazione del segreto d’ufficio. Leggi tutto…