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Il procuratore e l’odore della mafia
Il procuratore capo della repubblica di Perugia Giacomo Fumu e il suo vice Federico Centrone hanno fornito alla Commissione Regionale Antimafia alcuni elementi di conoscenza sulle infiltrazioni della criminalità organizzata in Umbria. La rappresentazione del fenomeno ovviamente non ha potuto giovarsi di informazioni dettagliate sulle inchieste in corso,ma l’incontro è servito per compiere una ricognizione puntale sulle tendenze, sui rischi, sulla qualità e quantità dei problemi da affrontare, Ecco quello che,in sintesi, ha riferito il procuratore Fumu. Leggi tutto…
Ilvano Rasimelli:Montedoglio e l’incredibile incidente
Ilvano Rasimelli è un tecnico che è stato partigiano dell’azione, politico dell’impegno come missione, amministratore pubblico che non s’è perso dietro al tirare a campare (l’abolizione dei manicomi, per dire) . Conosce la complessità del territorio, le sue feagilità, i suoi punti di forza, le ferite che si sono aperte,le ferite che sono state evitate. Per un quarantennio la sua cultura tecnico-politica è stato un punto di riferimento e anche oggi che l’ingegnere-affabile e burbero, tranquillo e infiammabile- se ne sta un pò discosto dall’ attualità resta per molti un punto di riferimento:idezione, progettazione, relizzazione.Una miniera dalla quale cavare idee e antidoti, suggerimenti e controindicazioni:per una grande opera come per un piano regolatore, per salvare un fiume come per non ammazzare la natura in un ambiente sul quale si deve intervenire per una valida ragione. Da questa miniera è uscita oggi una lettera-appello-denuncia spedita agli enti localei e alla magisratura .Una lettera che racconta una storia lunga e complessa ma che merita di essere letta.Più e meglio delle tante,troppe,analisi tanto al chilo sulle quali si sono cimentati e spericolati tanti,troppi esperti improvvisati. Leggi tutto…
Lavoro nero,morti bianche e la fame del crimine
La Uil ci dice che in Umbria il 59,4 per cento delle aziende prese in esame per un lungo periodo, cinque anni, utilizza (ricorre a man bassa) al lavoro nero. In altre parole allo sfruttamento,alla cancellazione dei diritti dei lavoratori, a una consistente evasione fiscale e contributiva. In altre parole: calpesta le regole e incamera lucrosi profitti illegali. E siamo in Umbria terra dove più che in altre regioni è evidente e purulenta la piaga degli infortuni sul lavoro (con un altissimo costo di vite umane) , dove –dicono coloro che tengono questi conti ai quali si presta troppo poca attenzione- è ricorrente e sempre più sospetto il ricorso agli appalti al massimo ribasso, soprattutto per le commesse di un pubblico sempre più anemico di diponibilità economiche. Leggi tutto…
Riciclaggio:i bot della criminalità organizzata
Non solo dalle attività criminali all’ economia pulita. C’è un flusso di denaro pulito che va in direzione di affari sporchi di varia gradazione. L’inversione di rotta è il sospetto che muove un’inchiesta della Squadra Mobile di Perugia coordinata dal sostituto procuratore Manuela Comodi che vede tre imprenditori indagati e una serie di società immobiliari e del settore ricettivo, alcune banche e studi professionali, perquisiti armadio per armadio,cassetto per cassetto. E un malloppo di parecchi milioni di euro che le indagini hanno messo sotto il microscopio del codice penale. Leggi tutto…
CronacaNera 2010:dalle mafie ai cinghiali del Monte Tezio
Il CronacaNera 2010 dell’Umbria comincia a marzo quando c’è la conferma che il tempo del rischio è finito e l’indicazione che siamo entrati nella fase successiva , quella dell’argine rotto. C’è infatti un sequestro di beni che la Dda di Palermo ritiene appartenere –attraverso un labirinto di prestanome e una buona tecnica di camuffamento di capitali ad una cosca mafiosa. Altri sequestri di questo tipo ci saranno nei mesi successivi in provincia di Terni e in provincia di Perugia. Sono interventi della magistratura siciliana (mafia) e della magistratura calabrese (‘ndrangheta) che confermano appunto che l’inquinamento dell’economia da parte delle tossine finanziare della criminalità organizzata è cominciato, nonostante la guardia sia alta da anni, da almeno un quindicennio. Quindici anni fa era la camorra, in combutta con le mafie dell’est e africane- investiva ,per ripulirli delle scorie indicibili, i profitti del ricco mercato della droga e dello sfruttamento della prostituzione. Ora c’è stato un salto di qualità e tutto è meno lineare per opera degli insospettabili che sanno come condurre gli affari mescolando con sapienza manageriale anche le carte dell’alta finanza che, neanche a dirlo, sono carte truccate, ma per capirlo è più complicato. Ed è probabilmente che dopo l’allarme e nonostante l’allarme l’argine si è rotto proprio per l’intervento deicolletti bianchi .Come tutti i calendario il CronacaNera si chiude a dicembre: con i pezzi di cadavere, appartenenti ad un braccio e a una gamba,trovati sul Monte Tezio. Leggi tutto…
Meredith Kercher:oltre ogni ragionevole dubbio
Un processo ha un solo risultato da raggiungere – al di la delle giocate siano esse scontate o a sorpresa, tecniche o funamboliche-delle parti in causa : accertare la possibile verità giudiziaria dei fatti, individuare e attribuire responsabilità, comminare le adeguate pene. E’ il fare giustizia che per cultura e codici spetta ai Tribunali e alle Corti. E’ una giustizia somministrata in nome del popolo , un atto o più atti che alla fine del loro tortuoso percorso (indagini, istruttorie, gradi di giudizio) dovrebbero essere validi e accettati da tutti. Le polemiche che sempre più spesso seguono è roba da talk show. La Corte d’Assise d’Appello di Perugia che sta giudicando in secondo grado Raffaele Sollecito e Andanda Knox per l’ omicidio di Meredith Kercher questa verità la vuol accertare al di la di ogni ragionevole dubbio sulla colpevolezza dei due imputati. E’ ovvio: una giustizia con il dubbio non può esserci. E infatti quando i giudici di primo grado hanno condannato il giovane pugliese a 25 anni di carcere e la studentessa americana a 26 anni carcere lo hanno fatto senza dubbio alcuno. Altrimenti avrebbero emesso un’altra sentenza. Leggi tutto…
CAVOUR VAL BENE UNA MOSTRA
E’ arrivata a Palazzo di Primavera la mostra a “Cavour e il suo tempo” dedicata al grande statista italiano nel bicentenario della sua nascita e nel 150° dell’Unità d’Italia. La provincia di Terni è la prima in Italia ad ospitare l’importante esposizione inaugurata a gennaio scorso dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Taglio del nastro con – tra gli altri-il presidente della Provincia Feliciano Polli, il sindaco di Terni Leopoldo di Girolamo, il presidente della Fondazione Carit Mario Fornaci e il vice presidente dell’associazione Amici della Fondazione Cavour Gino Anchisi. Leggi tutto…
“Le italiane” a Perugia il 13 dicembre
CON LA LORO DETERMINAZIONE, il loro coraggio e la forza con la quale si sono opposte al classico luogo comune che dipinge le donne come «angeli del focolare», le italiane di cui parla questo libro hanno lasciato un segno indelebile nei campi della politica, della cultura, della scienza, dell’economia e dello sport. Dalla Contessa Lara, «poetessa maledetta» di inizio secolo, a Rita Levi Montalcini, scienziata geniale, da Matilde Serao, illustre letterata e pioniera del giornalismo, a Sara Simeoni, campionessa olimpionica, passando per grandi innovatrici come Maria Montessori o imprenditrici del calibro di Luisa Spagnoli. Leggi tutto…
Le mafie in Umbria secondo Sos Impresa
L’Umbria salvadanaio sicuro della criminalità organizzata. Regione di centro, sempre più crocevia dei traffici di droga, terra dove gli interessi dei clan si sono consolidati. Dagli appalti alle costruzioni, dalla ristorazione al comparto turistico, investendo denaro illecito, riciclandolo, facendo affari affidandoli a prestanome. A dimostrarlo ci sono i blitz e gli arresti delle forze dell’ordine e le inchieste della magistratura che hanno scardinato reti di affiliati di cosa nostra, ma soprattutto di ndrangheta e camorra. E poi i sequestri e le confische di beni mobili e immobili, sempre più ingenti in terra umbra. Appartamenti, terreni e conti correnti riconducibili a boss e gregari. Leggi tutto…