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- Facci bianca su Umbria anni’90: sulle tracce della Sacra Corona Unita
- Danilo su Il terrorista del Reichsburger e quelli prima di lui
- Danilo su La pistola fantasma e i bossoli di Perugia
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Antimafia in Umbria:questione di intelligence.
L’Umbria nella nuova strategia delle mafie: il testo integrale della relazione della Commissione regionale antimafia relativa ai primi sei mesi del 2012. Dalle audizioni emerge con chiarezza che la situazione umbra manifesta i segnidi infiltrazioni criminali di stampo mafioso nell’economia legale e si ricollegapienamente a quanto è affermato nell’ultima relazione della DirezioneInvestigativa Antimafia, laddove si sottolinea che la nuovastrategia delle organizzazioni criminali di stampo mafioso è la espansione delleattività al di fuori del contesto territoriale del mezzogiorno, non nella forma classica del controllo pieno, di dominio, del territorio ma nella ricerca diimpieghi e attività utili al riciclaggio di enormi quantità di denaro liquido provenienti dal traffico di droga, armi ed esseri umani.Le infiltrazioni criminali nell’economia legale non sono solo un fenomeno disostituzione di attività imprenditoriali legali con attività imprenditoriali illegali, svolte ed esercite in modi sopraffattori e intimidatori, utilizzando capitali di provenienza illecita a costi irrisori per mettere fuori mercato la concorrenza. Ben oltre questo, sono caratterizzate dall’acquisizione di attività ad alto tenore di denaro liquido, trasformate in macchine per il riciclaggio di denaro sporco, quindi svuotate, pervertite e infine lasciate morire. Leggi tutto…
<<48 small>> e il groviglio giudiziario del caso Narducci.
La vicenda parte,da un procedimento il n. 9144/01/21 (a carico di quattro indagati per la vicenda delle telefonate presunte sataniche conclusa con tre proscioglimenti e una condanna ndr ). Da questo fascicolo viene stralciato il procedimento n. 17869/01/44, sulla morte per ipotizzato omicidio del medico Francesco Narducci , collegato, a livello di indagini, dal 9.11.01, con i procedimenti nn. 6402/01 e 3212/96/44 della Procura Firenze, sui mandanti dei duplici omicidi di coppie attribuiti al Mostro di Firenze e, poi, con quello n. 1277/03/21 Procura Firenze, a carico di Francesco Calamandrei,il farmacista di San Casciano.Da questo fascicolo, cioè dal 17869, si stralcia, tra l’altro, il procedimento n. 8970/02/21 sulle presunte attività criminose di copertura dell’ipotizzato omicidio e numerosi altri procedimenti. Poi, il vecchio procedimento n. 17869 passa a noti, a Mod. 21, nel 2005 ed assume l’attuale numero 2782. Leggi tutto…
Michele Giuttari alla presentazione di <<48 Small>>
N:Te eri a conoscenza che il Pacciani faceva questi omicidi? V:Si.N:Tu eri a conoscenza?V. Si .E allora perché un sei andato…spiegalo a me e per agosto tu sei fuori. Tu sei a casa tua.V:Bravo Renzo.N: Spiegamelo Mario..V:Te l’ho spiegato. N:No, tu non mi ha spiegato niente..tu eri a conoscenza che Pacciani faceva questi omicidi…V:Mah! Gli era nel bosco con le pistole.N:Ma spiegamelo bene Marino.. V :si.N:Dimmelo.. V:Eh.. gli era nel bosco con le pistole. Leggi tutto…
Napolitano,la trattativa e il parlar d’altro
Ora la notizia non è quello che dice ( o si vorrebbe che dicesse) il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La notizia sta in quello che succede , dai commenti, alle reazioni, dalle prese di posizione alle proposte di legge, intorno all’inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo sulla trattativa tra emissari della mafia ed emissari dello Stato per far finire la stagione delle bombe in cambio della fine delle misure restrittive più dure previste dal 41 bis per killer e capifamiglia. Ora la notizia sta nel fatto che pur apparendo ogni giorno più evidente- segreto istruttorio o non segreto istruttorio- che una trattativa c’è stata con tanto di dare e avere, questo ,il fatto, il cuore della notizia, viene messo dietro le quinte. Al massimo resta sullo sfondo. Leggi tutto…
I tempi della giustizia e i trenta anni del caso Narducci
Ci sono due date nel calendario della Suprema Corte di Cassazione che potrebbero mettere la parola fine ai processi sulla morte del medico perugino Francesco Narducci avvenuta 27 anni fa. Ma in quelle stesse date la stessa Corte potrebbe disporre nuove udienze per due questioni rilevanti rimaste incompiute. In questo caso la durata della vicenda giudiziaria sforerebbe i trenta anni: una durata da annali giudiziari. Una conferma che comunque siano andate le cose, qualunque sia l’interpretazione da dare alle verità giudiziarie acquisite o ancora da acquisire con certezza definiva in maniera che non sia più possibile rimetterle in discussione, chiunque abbia visto giusto o sciaguratamente sbagliando, far luce sugli interrogativi relativi alle ultime ore di vita (dall’otto al 13 ottobre 1985) del medico è stato uno dei casi giudiziari più ingarbugliati,scottanti, scomodi, compromettenti e d eclatanti tra quelli che hanno attraversato la fine del secolo scorso e l’inizio del corrente. Leggi tutto…
Guardare la droga dalla parte delle fogne
Scarichi domestici come specchio della tipologia che ha più mercato e delle quantità consumate giorno dopo giorno, nelle diverse città italiane. Le acque reflue con le loro tracce di metabolismo umano come indicatori di comportamenti individuali e collettivi rispetto alla droga. I laboratori dell’istituto Negri di Milano – in tandem con il dipartimento antidroga della presidenza del Consiglio dei Ministri – hanno stabilito- utilizzando questi parametri- che Perugia è la città con il più alto indice di consumo di eroina – 5 dosi al giorno ogni 1000 abitanti- più alto di quello attribuito a Roma a Firenze e a Terni che seguono con tre dosi di eroina al giorno ogni mille abitanti. Leggi tutto…
Le donne, le rapine, gli omicidi e le indagini tradizionali.
Ci sono così tante circostanze simili nella genesi, svolgimento ed epilogo delle diverse rapine che hanno sconvolto l’Umbria nei primi mesi del 2012 ,da costituire ,quantomeno, una curiosità cronachistica. O, forse, una notizia nella notizia perchè segno dei tempi e specchio delle trasformazioni delle forme criminali. Sono, per avviare una sintesi delle similitudini, le comuni scelte di donne che non hanno retto quando il gioco è diventato violenza bestiale e morte gratuita a rendere omogeneo il finale . Sono, infatti, le donne dei rumeni che captano i discorsi dei loro connazionali, un po’ amici e un po’ fidanzati, ai giardini pubblici di Ponte San Giovanni a dare sostanza all’impianto investigativo dei carabinieri alla caccia della banda che ha assaltato la sera del 2 marzo la casa di Bruno Rosi a Ramazzano, periferia una volta contadina di Perugia. I tre del blitz perdono la testa perché non trovano il bottino che s’aspettavano : picchiano e ammazzano con la pistola Luca Rosi, il bancario trentottenne che era andato dal padre a cena con la fidanzata. L’ammazzano come un cane solo perché, legato mani e piedi, cerca di difendere la ragazza che i rumeni vogliono portare via per coprirsi la fuga o chissà perché. Alla fine però, grazie anche a loro ci sono tre persone da ammanettare. E’ ancora una donna, questa volta degli albanesi , che mette a posto i conti del lavoro dei poliziotti che per tre mesi battono piste senza tracce e devono dare un nome e un volto a chi ha soffocato l’anziana Maria Raffaelli e ha torturato a martellate fino ad ammazzarlo il figlio Sergio Scoscia che non vuol dire ai malviventi dove tiene l’oro che lui lavora ancora per chi gli era rimasto cliente dopo aver smesso l’attività di orafo. Leggi tutto…
Piccole storie nere:Meredith,le indagini scientifiche e gli altri primati.
La sentenza definitiva corre sui binari della Corte di Cassazione e per l’arrivo all’ultima stazione c’è da aspettare almeno dicembre. Eppure il caso era apparso risolto con poche e rapide mosse investigative : manette per l’americana Amanda Knox, per il pugliese Raffaele Sollecito e per il congolese Patrik Lumumba. Tre persone per ammazzare la studentessa americana Meredith Kercher la notte del primo novembre 2007: droga, sesso di gruppo,violenza e poi un coltello che entra nel collo della vittima che quelle cose non voleva farle. C’è qualcosa che non torna. Patrik Lumumba non c’entra ed è fortunato a rintracciare un professore che frequenta il suo pub ed è in grado di scagionalo. C’entra invece Rudy Guedè ivoriano che compare per caso ed invece è la svolta. Lo catturano in Germania. Sono mesi di indagini alla caccia dell’arma del delitto, delle tracce degli indagati sulla scena del crimine, del movente .Mesi di lavoro sotto i riflettori delle televisioni e sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Sono investigazioni con la più lunga e più diffusa copertura mediatica. Perugia diventa l’omicidio;l’omicidio diventa Perugia. Leggi tutto…
Le casse dello Stato e il cash della Guardia di Finanza
Una volta, un milione (di euro). Un’altra, cinque milioni (di euro). Un’altra due milioni e mezzo (di euro). Un’altra volta ancora, tre milioni (di euro). E via così, giorno dopo giorno senza ormai saltarne uno per un fatturato che terrebbe in piedi almeno un paio di multinazionali. E’ via così, giorno dopo giorno, un evasore fiscale dopo l’altro beccato con le mani nella marmellata di soldi che non sono suoi. E via, scoperti e bastonati, secondo quello che il codice prevede Pagate il maltolto. Maltolto che diventa stampella di uno Stato con le casse vuote . Maltolto che è cash come non se ne vedeva da anni. Leggi tutto…