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lunedì, Dicembre 27, 2021 Categoria: Cronache

… e Di Pietro a Perugia rimise la toga

Il 4 febbraio 2000, il giorno in cui Antonio Di Pietro rimise la toga, dopo le dimissioni dalla magistratura di sei anni prima, alla porta  palazzo di giustizia c’era la fila. Un po’ per l’importanza dell’udienza che  era  dedicata alla cosiddetta svendita della Federconsorzi , gigante dell’agricoltura, valore 4.800 miliardi di lire ,  e  generoso serbatoio di voti democristiani. Read more…

lunedì, Novembre 29, 2021 Categoria: Senza categoria

La “verità” impegnativa di Rudy Guede

“Io so la verità e anche Amanda la conosce”. È la frase più impegnativa pronunciata da Rudy Guede nella prima intervista rilasciata dopo aver scontato 13 anni di carcere per l’omicidio di Meredith Kercher, avvenuto a Perugia  la notte dell’1 novembre 2007. Impegnativa perché mai prima con  tanta nettezza aveva affermato di conoscere la “verità” sul delitto di via della Pergola e di condividerla  con Amanda Knox.  Affermazione che si presta inevitabilmente vista anche la complessità della vicenda giudiziaria ad essere interpretata  come un’allusione a qualcosa di non conosciuto. Ad una tessera da inserire in un mosaico incompiuto. Read more…

venerdì, Novembre 19, 2021 Categoria: Senza categoria

Archivio: storia della grande spoliazione della Madonna del Bagno

La grande spoliazione del santuario della Madonna del Bagno  avviene  con un raid  impietoso la notte  4 settembre 1980. E quando, prima della fine di quell’anno,  una piccola parte delle 204 formelle votive trafugate viene  ritrovata c’è chi grida al miracolo anche se è opera prevalente di un informatore dei carabinieri. Altri recuperi avverranno successivamente, l’ultimo nel 2011, lenta ricomposizione di un puzzle sulla quale nessuno avrebbe scommesso un centesimo. Sono ancora tante le maioliche devozionali che devono tornare al loro posto, finite, attraverso   i meandri del mercato clandestino tra i pezzi pregiati di collezionisti italiani e stranieri, insospettabili ricettatori dell’arte rubata. Sta di fatto che ad ogni ritrovamento , se di poche unità fa lo stesso, la devozione popolare ringrazia chiunque l’abbia favorito con messe e processioni, Per mantenersi nel canovaccio di una storia che dalla metà del ‘600 intreccia fede, tradizione e abilità artigianale. Perché non si può escludere a priori che qualcuno dal cielo, la Vergine  che si ritiene direttamente interessata, dia , comunque, sempre una mano. Dunque, il 1980. Read more…

venerdì, Ottobre 29, 2021 Categoria: Senza categoria

Un fucile da sub, un suicidio impossibile e tanti interrogativi

La sua vita è finita in uno sbuffo di aria compressa. Attraverso l’occhio destro l’arpione sparato dal fucile da sub ha raggiunto il cervello e l’ha spento . La morte è arrivata veloce .  Il ragazzo non ha sofferto. Questa è l’unica certezza. Il pendolo delle ipotesi invece oscilla intorno a un dubbio : omicidio o suicidio? È successo tanti anni fa e il  pendolo, nonostante la giustizia sia arrivata all’ultima stazione , non si è ancora fermato. Sono le 2, forse le 3, del 13 febbraio 1995. Mario Impastato, 25 anni, pasticcere di Civitavecchia, è un cadavere raggomitolato  sul suo sangue in una stretta area di sosta  del raccordo Terni-Orte. Storia triste, brutta storia: si è ammazzato, la scena che hanno davanti non offre alternative agli investigatori della Polizia. Devastati dal dolore i genitori invece sono convinti che è proprio la ricerca di una qualsiasi alternativa la strada da battere perché suicidio non è. Perché ? Read more…

venerdì, Ottobre 29, 2021 Categoria: Senza categoria

Breve storia della tranquilla latitanza dei ricercati eccellenti

È il 10 settembre 1982 e mancano pochi minuti alle quattro del pomeriggio quando i poliziotti sparano contro una “Golf” dalla quale partono colpi calibro nove. I proiettili dei poliziotti  fermano la corsa dell’auto che ha appena saltato il posto di blocco, feriscono una donna che è a fianco del conducente e  interrompono la latitanza di uno dei capi  della “Nuova Famiglia”, dando un capitolo in più ad una vecchia storia. I colpi che si sono incrociati lungo la E/45 a un passo da Bastia Umbra,   raccontano infatti dei cerchi che la criminalità organizzata ha fatto sulle carte geografiche dell’Umbria per indicare i posti dove si può rintanare a basso rischio chi ha ucciso, rapinato, ricattato, regolato conti . Dagli anni ’90 il “google map” della criminalità organizzata sarà arricchito da nuove indicazioni che daranno il via libera a una permanenza diversa,  operativa , alla luce del sole, con i documenti puliti degli insospettabili. Una migrazione per  fare affari. Ovviamente sporchi. Ma questa è un’altra storia. Read more…

martedì, Settembre 28, 2021 Categoria: Senza categoria

Usura : il passato nel presente per una storia immutabile

Si uccidono uno dopo l’altro: chi con una corda al collo, chi sparandosi alla testa , chi buttandosi giù dalla rupe. Si conoscevano, nell’orvietano, che non è una metropoli, ci si conosce tutti, almeno un po’. Ma non l’hanno fatto per un progetto comune; ognuno per proprio conto ha visto nella morte la  liberazione dalla morsa inesorabile  degli strozzini. Lo racconta il vescovo , monsignor Lucio Decio Grandoni parlando dell’ultimo prestito a tasso zero che la Diocesi ha fatto al titolare di una cava  che per un prestito di tre milioni di lire ne aveva già restituiti 60 e ancora gli usurai gli stavano con il fiato sul collo. È novembre del 1994 e il 1994 è un anno terribile : nonostante l’omertà alla quale le vittime sono costrette, il numero delle denunce in Umbria  sono una quindicina . Un numero di fascicoli d’inchiesta che colloca la regione nel trend italiano che in quei giorni registra più di 5000 cravattari sotto indagine ( meno di duemila  l’anno precedente), che per  1450 ( il doppio) ci sono state le manette , 563  volte mentre intascavano il bottino dei loro interessi da delinquenti . Read more…

mercoledì, Settembre 22, 2021 Categoria: Senza categoria

Criminalità: il covid è il nuovo business , per la droga arrivano i trafficanti cinesi e in Umbria c’è una sorta di pax mafiosa.

 di ALLAN FONTEVECCHIA

La cornice della Direzione Investigativa Antimafia per il  secondo semestre 2020 delimita la fotografia di un paese ancora alle prese con  l’emergenza sanitaria da covid-19  e con i suoi effetti non solo sanitari, ma anche economici e sociali. Ed è proprio nella crisi e nelle difficoltà economiche che la criminalità organizzata prospera. Cambiando pelle: secondo la Dia  è in piena metamorfosi , meno attività cruente e rumorose e sempre più infiltrazioni silenti nell’economia pulita. Le mafie potrebbero utilizzare la loro massiccia  liquidità- accumulata con i più diversi traffici illeciti, dalla droga alla tratta degli esseri umani,  per  venire incontro, a modo loro, alle difficoltà di privati e di società in crisi. Una strategia che si porta dietro il riciclaggio di denaro sporco e per far saltare il banco degli appalti pubblici. Read more…

lunedì, Settembre 6, 2021 Categoria: Senza categoria

1982: Storia di un sequestro e della voce del telefonista.

Presero il telefonista, ma quando la sua voce venne messa a confronto con la registrazione della richiesta di 5 miliardi per il riscatto, cadde l’indizio che doveva incastrarlo: si era operato alle corde vocali, erano saltati i parametri della comparazione; non c’era altro da fare, lo rimisero in libertà. Anche per questo il rapimento di Ettore Petrini, industriale della pasta, “Spigadoro” il marchio di fabbrica, è un delitto senza colpevoli. Un cold case giudiziario. Sono le 19 del 15 ottobre 1982, Ettore Petrini, 34 anni, figlio di Carlo imprenditore di punta, presidente degli industriali perugini è sulla sua Golf bianca. Uscito dallo stabilimento di Bastia Umbra, è diretto a Perugia. C’è una cena tra conoscenti, è atteso per le 20. Lo aspettano anche quattro o cinque banditi che a un incrocio gli vanno addosso con una grossa cilindrata: bersaglio centrato, incidente simulato e utilitaria dell’obbiettivo scaraventata nel fosso della frazione Santa Lucia. In quel momento in Umbria c’era un solo precedente: Guido Freddi, 13 anni, rapito di notte a Valfabbrica, sul portone di casa. Read more…

lunedì, Settembre 6, 2021 Categoria: Senza categoria

“LA SCOMPARSA DI ADINOLFI”, un libro interessante per una serata straordinariamente normale

di Eleonora Gitto

Sala gremita (ovviamente con le dovute precauzioni anti-Covid), nonostante le avverse condizioni meteorologiche, quella che ha accolto la presentazione al pubblico del libro “La scomparsa di Adinolfi”. Il lavoro è stato scritto a quattro mani dal giornalista Alvaro Fiorucci e dallo scrittore Raffaele Guadagno , ed è edito da Castelvecchi nella collana Nodi. Sul tavolo un tema scottante: la scomparsa del magistrato romano Paolo Adinolfi. Sembra ieri ma sono trascorsi circa ventisette anni da quel sabato 2 luglio 1994. Da allora di Paolo Adinolfi non si è saputo più nulla. Il libro di Fiorucci e Guadagno riaccende i riflettori su un caso inquietante in cui gli interessi dei poteri forti, strani figuri dei Servizi Segreti, le note vicende di Tangentopoli, personaggi della famigerata banda della Magliana, si aggomitolano fra loro per formare una matassa di cui ancora non si trova il bandolo. Read more…